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«Questa bella belva femminile, avvolta in morbide pelli, divenne per me come una belva selvaggia e mi sembrava che della belva selvaggia esalasse anche l'odore pungente...». Pubblicata sul n° 1- 1888 della Revue Bleue, questa raccolta di memorie autobiografiche, Choses vécue - confessions, è tra gli ultimi scritti di Sacher-Masoch, ormai avviato al tramonto della sua intensa attività letteraria e della sua stessa vita. Consapevole di essere ormai a un punto di non ritorno della vita, lo scrittore si racconta o, per meglio dire, si confessa, riassumendo una quindicina di episodi della sua vita, per lo più risalenti all'età adolescenziale e giovanile, dai quali emerge immediata e precisa la sua personalità e il processo creativo adottato per trasfigurare la figura vivente osservata in opera d'arte.