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La mattina del 9 maggio 1997 una pallottola colpisce alla testa Marta Russo mentre cammina in un cortile dell'Università La Sapienza di Roma. Dopo 5 giorni di coma, il 13 maggio la studentessa muore. A seguito di numerosi gradi di giudizio, la giustizia condanna Giovanni Scattone e Salvatore Ferrara, ritenuti rispettivamente assassino e complice. Oggi, dopo un lungo silenzio, Tiziana Russo mette l'ultima parola sul caso attraverso un ritratto di Marta dal punto di vista più vicino: quello di una sorella. I proventi di questo libro andranno all'associazione Marta Russo Onlus. Prefazione di Walter Veltroni e postfazione di Cristina Michitelli.