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Quando ero bambino mi capitava spesso di essere lasciato a casa dai nonni: i miei genitori lavoravano e facevano i tripli salti mortali per riuscire a portarci in vacanza, e una parte consistente di questa vacanza la passavamo in campagna dai nonni, nel beneventano. Le estati trascorrevano tra infinite partite di calcetto Napoli vs. Benevento dalla durata indefinibile e la ricerca di avventura. Quando sei bambino l'avventura si presenta repentina dietro ogni angolo: "Ehi, c'è una casa abbandonata e cadente dopo il terremoto" - Dovevamo esplorarla assolutamente; "Il cane del nonno sta inseguendo qualcosa" - Presto, lanciamoci in quella selva di rovi insieme a lui e scopriamo cos'è! "Stanno installando il nuovo acquedotto, chissà fin dove arrivano 'sti tubi?" - Dai, seguiamoli per ore e ore fino a perderci e temere di essere arrivati in Lapponia. Di solito tutte queste avventure erano poi seguite da dei giga cazziatoni che credo ancora compaiano nel Guinness dei Primati. Com'era facile da bambini sentirsi Indiana Jones. Angelo, il nostro protagonista, è un giovane sognatore. Con lui condivido diverse cose, un primo nome che non uso mai, troppo carico di aspettative e troppo cedevole sul lato satirico, un fratello maggiore un po' prepotente da mitizzare o odiare a seconda dei momenti e un fratello più piccolo curiosissimo e ricco di spirito di osservazione e emulazione. Condivido anche l'avventura di essere stato dimenticato dai genitori, ma non su un'autostrada come Angelo, semplicemente per quella strana logica per cui ai figli non vengono mai spiegati i dettagli logistici sulla gestione familiare, un ritardo di un paio d'ore concordato con altri adulti si era trasformato in un abbandono di minore. Le due ore più lunghe dalla creazione del concetto di Tempo. Si saranno dimenticati di me? Forse ho fatto qualcosa? Ho 9 anni, che strada faccio per tornarmene da solo a casa? E dovrò evadere per farlo o posso uscirmene e basta? E se poi incontro quel fantomatico spacciatore di caramelle da non accettare? E se mi rapiscono gli alieni? È già il momento di chiamare il Telefono Azzurro? E se mi dovesse succedere qualcosa, avrò le famose mutande pulite che salveranno l'onore della mia famiglia? Insomma, mille pensieri per la testa e una sola certezza, ero terrorizzato. Angelo invece non si scompone, il suo non è solo un viaggio, è una missione, la missione di raggiungere la nonna malata e recuperare la sua famiglia, perciò supera il terrore e si lancia nella sua avventura. Per la strada conoscerà personaggi incredibili come Fabrizio, lo scoiattolo che voleva essere un uccello, ma anche formiche soldato, orchi e divinità dei boschi. Un'avventura che diventa una favola che diventa un percorso di crescita.