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«I versi di Lisi sanno giocare di fino. Non solo la "finezza" è la chiave di alcune situazioni che il poeta coglie (le labbra sull'omero, le improvvise solitudini sulla spiaggia, una persona identificata per un istante in un codice bancomat dimenticato) ma finemente il poeta decide di proporre il grande dolore protagonista di questo libro (un distacco mai pronunciato del tutto, mai dichiarato, ma attivo e occhieggiante in ogni verso, come una belva nella foresta, come un mare lungo i tornanti). Così pure finemente la inquietudine fa trapelare i suoi brividi.» (dal risvolto di copertina di Davide Rondoni)