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Il protagonista del romanzo è Salvatore, un ragazzino dal temperamento vivace e con tanta voglia di apprendere e studiare, nato nella Calabria più povera dei primi del '900. Ha l'arte nel sangue e malgrado la mancanza di mezzi della sua famiglia e la scuola lontana più di 30 chilometri dal paese natale (Rosarno), riesce a frequentare il liceo con profitto e diventare professore di disegno. Uomo mite e pacifico, cultore della bellezza e della poesia, cristallizzato in un mondo tutto suo dove ogni cosa è disegno, armonia e studio, fatalmente in balìa del fato avverso, vera causa del suo soffrire, ha l'intera esistenza segnata dalla guerra che così tanto ripudia. Dante e Michelangelo, geni immortali e involontari testimoni della storia di Salvatore, dei suoi libri e della sua famiglia, accompagneranno il lettore in un percorso di vita che, toccando parecchi accadimenti dell'altro secolo, intercalando il dialetto calabrese alla lingua italiana, scoprendo Firenze, Venezia e Roma a partire dagli anni della seconda guerra mondiale, lo condurranno in luoghi, situazioni, personaggi e abitudini che ci faranno ricordare con tenerezza come eravamo.