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Quest'opera di Serena Senesi costituisce un tentativo di delineazione del concetto di educazione come strumento conoscitivo della realtà attraverso la chiave interpretativa fornita dallo scrittore vicentino Luigi Meneghello. Il volume propone, quindi, una disamina testuale e critica di alcune delle principali opere del romanziere (Libera nos a malo, I piccoli maestri, Fiori italiani) e si prefigge l'obiettivo di individuare le modalità attraverso le quali avviene il suo percorso di educazione personale, culturale e civile, delineando l'incidenza di "agenzie formative" più o meno convenzionali, quali la famiglia d'origine, il gruppo dei pari, il sistema scolastico istituzionalizzato di epoca fascista, la vicenda tragica, ma "didattica", della Resistenza, alla luce della ricerca di un costante intreccio tra esperienza individuale e collettiva. L'autrice mette in rilievo come l'autobiografismo, l'approccio memorialistico, l'intento narrativo e conoscitivo, svolti mediante l'utilizzo di un procedimento di dissacrazione ironica e di uno sguardo disincantato sul reale, costituiscano il filo conduttore della produzione narrativa di Meneghello.