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"[...] Elogiar la sessualità attraverso liriche dallo stampo erotico non è azione vana, bensì semplice contemplazione nei riguardi di un'elargizione personale dalla quale corpo e mente non sono esentati. Nessun passo umano potrebbe mai esser percorso senza che l'istinto dell'appagamento sessuale sia compiuto; l'aspetto intimo è un vocabolo completante, una radice che acclama desinenza, che pronuncia compimento solamente nel momento in cui esso stesso diviene verbo attivo. Il dualismo corpo-spiritualità incarna concretamente l'apice della completezza, un dono implicitamente accolto e mai sull'effettivo ripudiato da qualcuno. Eros, non sola divinità, ma epistola epica d'un potere primordiale perennemente attivo, forza in atto personificata nel singolo, che dinamico nel mondo, procede nella più magistrale interazione con l'altro. [...]" (Dall'Introduzione a cura dell'autrice).