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Quando la corona di Castiglia e Leon sbarcò nel Nuovo mondo la violenza dei conquistadores non cercava soltanto terre, oro e gloria ma anche una necessaria giustificazione che legalizzasse quella brutalità agli occhi del mondo; la soluzione fu la conquista delle anime. Tra XVI e XVIII secolo le Ande dell'antico viceregno del Perù furono il teatro della più grande opera di colonizzazione dell'immaginario attuata dalla Chiesa dalle sue origini comprendente anche quella che i contemporanei definirono la "figlia bastarda dell'Inquisizione": L'Estirpazione delle idolatrie. Contro quella violenza si è sviluppato uno straordinario processo di resistenza e ibridazione culturale che ha limitato l'azione distruttiva del cristianesimo e permesso alla cosmovisione e alla cultura ancestrale andina di evolversi e giungere fino ai giorni nostri rappresentando la base dell'odierna società indigena.