Tab Article
Un grande periodo la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento; Venezia era una città assai viva; numerose erano le feste; tra queste, quelle che venivano organizzate in occasione del varo di nuove navi all'Arsenale, il libro ne elenca 33; vi era un corteo acqueo con gondole e bissone; poi la cerimonia spettacolare del varo, la madrina lanciava una bottiglia di champagne o un grande anello nuziale, simbolo dello sposalizio di Venezia col mare. La sera poi la festa si concludeva con concerti di bande, illuminazione straordinaria della Piazza e della Riva degli Schiavoni, serenate con galleggianti, concerti e cori, feste popolari a castello, banchetti, fuochi. Vi è la storia del lavoro di migliaia di Arsenalotti. Interessante pure la storia di queste navi: l'evoluzione era molto rapida, si passò dal legno al ferro e all'acciaio, dalle vele al carbone; alcune erano colossali per quei tempi, la discendente di una nave è celebre tutt'oggi, l'Amerigo Vespucci, la più bella; alcune fecero più volte la circumnavigazione del mondo visitando porti e paesi lontani ed ignoti, una ritornò dopo un viaggio di ben quattro anni e cinque mesi. Queste circumnavigazioni del globo favorirono il commercio e furono un legame con gli emigrati italiani; Venezia tramite queste navi fu in comunicazione con tutto il mondo. Storie poco conosciute, la cui eco riecheggia nei romanzi di Emilio Salgari.