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L'ossessione per la morte di Lina in un avvincente e a tratti angosciante racconto dei suoi ultimi giorni di vita, dove ogni cosa trova il suo posto. Il ritmo incalzante lascia il tempo le ore e i giorni in un angolino perché tutto deve accadere con un ritmo preciso. Il veloce andare dei pensieri e delle emozioni di Lina scandiscono la sua vita sin lì ferma, bloccata per paura e poca voglia di vedere la realtà. Quando decide il grande passo, si sente finalmente libera di vivere, il poco e il tanto che la vita le offre, una pizza, qualche birra, sigarette fumate con intensità. Vive e aspetta la morte fra un sorriso stentato e tante lacrime che cadono e puliscono vecchie cose morte dentro di lei. Sembra non ci sia mai una fine al suo guardarsi dentro ma la data della fine è sempre più vicina, un treno veloce che vuole prenderla e portarla via dove la morte è l'unica padrona, una vigile amante che di momento in momento entra nelle sue ossa e scandisce le ultime ore di vita. Sembra tutto deciso,le ragioni valide e scandite da una mente ormai lucida, ma la vita ha le sue armi e quando s'incontra con la morte nel momento fatale tutto assume un'altra forma.