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Oliverotto Euffreducci incarna alla perfezione lo spirito di un'epoca partorì che condottieri e soldati mirabilmente adusi al mestiere delle armi. Braccio destro del Duca Valentino, Oliverotto si fece Signore di Fermo nel gennaio del 1502. Acclamato dal popolo, eliminò i suoi principali avversari politici durante una cena resa celebre dalle pagine de Il Principe. Ma la sua avventura politica ebbe breve durata poiché il 31 dicembre 1502 il Borgia, a Senigallia, ne decretò la morte. Eroe, guerriero, traditore: una figura controversa su cui cerca di far luce questo romanzo storico, pubblicato nel 1867 e scritto da Pasquale Enrico Papiri, eclettico e poliedrico personaggio nato a Montefalcone Appennino, che visse sulla propria pelle le vicende del Risorgimento e le pene dell'esilio.