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Cento poesie, un unico percorso: dal centro della terra, umiliato dalla guerra e dalla continua, ripetuta sopraffazione del più forte sul più debole, fino alla scoperta della propria, personale, debolezza, esposta alla follia del mondo e alle incertezze dei rapporti umani. Il foglio è il cielo dove cade il canto, uno spicchio di matita e tutto il resto: emozioni percorsi, cecità limiti, espansioni e miserie, memorie e sogni. Nel tempo della necessità e del dolore la poesia è compagna di veglia, voce dolente su nodi individuali e collettivi, parola sorniona che arde. L'hic et nunc di Maria Marmo è qui: il condominio bolle, borbotta, si spegne. Ma lei guarda in alto e trova conforto.