Tab Article
Nel 1843, don Carlo Pisacane era alfiere del Genio alla Fortezza di Civitella del Tronto. Qui conobbe la giovane e bella Gaetana Michilli, sposata con un bettoliere del luogo. Tra Carlo e Gaetanella nacque subito una "illecita corrispondenza", finché il marito di lei, il quarantenne Emidio Fiorentini, non scoprì il tradimento. Era una notte di febbraio: l'uomo, furioso, accoltellò la moglie davanti alla Chiesa di San Francesco, ferendola gravemente. Don Carlo Pisacane, scampato all'aggressione, fu ristretto nel carcere di Teramo per circa cinque mesi. Intervenuta l'assoluzione per tutte le figure interessate dalla vicenda - i due amanti per adulterio, il marito di lei per porto abusivo d'arma vietata - tornò a Napoli, ove ebbe un'intensa storia d'amore con Enrichetta Di Lorenzo coniugata Lazzari, e con lei fuggì all'estero. Tre anni dopo i fatti di Civitella, nel 1846, Gaetana Michilli morì. Vi furono tre collegi medico-legali, nonché la riesumazione della salma in occasione dei lavori del primo collegio, per determinare se vi fosse relazione tra la sua morte e le ferite inferte dal coniuge tradito nel 1843.