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La morte improvvisa di un prete in un paese della Sicilia del 1970. Di sicuro interesse la figura del "triumvirato", Giovanna, Mattia e Terina, le tre pettegole ufficiali del quartiere. Durante il funerale celebrato dal Vescovo in persona, quest'ultimo scopre tanti e tali di quegli intrighi e reati, che, dopo aver consultato il segretario particolare di Sua Santità, dispone il trasferimento immediato dei preti coinvolti negli scandali (figli segreti, vivi e morti, risparmi sottratti a parrocchiani vivi e morti). Tutto questo trambusto viene risolto anche con l'aiuto del Maresciallo che collaborando a stretto gomito con il Vescovo fanno vedere come, quando c'è la volontà, la giustizia sacra e quella profana possono fare il loro corso, senza se e senza ma. In un susseguirsi di scene tragiche e comiche si assiste ad uno spaccato di vita reale. Il finale vede la bara del prete trafugata e la salma sezionata in più parti. L'arguto Maresciallo in poche ore riesce a scoprire chi è stato l'autore di questo scempio, frutto di un'ira macellaia, e lo va a prelevare a casa.