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La completa scomparsa della dimensione collettiva, il distacco del potere dalla politica ed il trionfo del libero mercato sono alcune delle caratteristiche del nuovo e trionfante Capitalismo globalizzato. Non c'è più un ponte che ci consente di costruire il passaggio che porta i problemi personali a trasformarsi in problemi pubblici e l'unione tra gli individui è momentanea, fragile e rapidamente deteriorabile. L'uomo della globalizzazione vive in uno stato di negazione del futuro ed incertezza del presente. La sua identità non è mai completa e stabile ma è sempre in costante costruzione. L'angoscia, l'ansia e la paura sono le sue uniche compagne di esistenza. Il testo analizza questo scenario completamente inedito mai visto prima nella storia dell'umanità, attraverso i contributi analitici dei maggiori pensatori contemporanei per offrire risposte e teorie aperte e risolutive.