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Dall'introduzione di Gerardo Camilletti (Rettore UNA, Buenos Aires) "La scena, lo scenario, la pagina scritta, come un monito che ci ricorda che ancora siamo in viaggio, che ancora non calpestiamo alcun terreno stabile. La nostra drammaturgia è impregnata di tutto ciò, soprattutto quella di questi drammaturghi e drammaturghe che discendono da coloro che arrivarono in barca. Forse nell'atto dello scrivere e nel modo di rappresentare sulla scena permane un mandato familiare, come se coloro che raggiunsero il porto di Buenos Aires chiedessero silenziosamente un qualche territorio, un qualche posto dove rifugiarsi e sentire che sarà per sempre. Perchè il teatro, nonostante la sua natura effimera, è paradossalmente la più costante fra le invenzioni umane." Sergio Colella, curatore del volume, lavora da diversi anni nei settori dell'educazione e della formazione in ambito scolastico. La particolarità del suo lavoro è la centralità offerta all'esperienza artistica, in particolare quella teatrale, proposta come elemento innovativo e motivante nella ridefinizione dei processi e dei prodotti dell'insegnamento e dell'apprendimento.