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La seconda uscita della collana fotografica "Diaframmi" con gli scatti del fotoreporter Fabio Polese, dedicati al popolo Karen. Ci sono dei popoli incontaminati. Ancestrali. Che credono ancora che la terra sia una cosa sacra. Da difendere. A tutti i costi. Uno di questi è quello Karen, che vive nella Birmania Orientale, dove si combatte la guerra più lunga e sconosciuta del mondo. Per raggiungere il loro territorio bisogna partire dalla città di Mae Sot, in Thailandia. Sei ore di viaggio verso sud, costeggiando l'infinita frontiera naturale tra i due Paesi asiatici. Il confine che non c'è si supera clandestinamente, entrando nella fitta vegetazione della giungla, lasciando la strada principale fatta di pericolosi tornanti e checkpoint dell'esercito thailandese. Black area, l'ha definita il governo birmano. Una zona nera dove i giornalisti non possono entrare ma dove tutto è possibile. Si spara a vista e le violenze, che sono iniziate nel lontano 1949 e hanno causato migliaia di vittime, non sono mai finite.