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Finora i ricercatori si sono limitati a riservare alla fine di Émile Chanoux poche righe o qualche pagina, mentre i dubbi sulla sua morte, mai chiariti, meritavano almeno lo spazio di un libro. La riflessione offerta da questa ricerca può sembrare una sfida, ma gli autori hanno semplicemente cercato di affrontare con rigore storiografico la vicenda della morte di questo testimone. Egli non fu ucciso in combattimento, non fu condannato a morte e tanto meno fucilato, come tanti martiri della Resistenza: Chanoux testimoniò la sua fedeltà alla Resistenza con un combattimento morale e fisico nel contempo, resistendo fino a quella morte che gli fu atrocemente riservata. Infatti questo lavoro dimostra che Chanoux non si è ucciso, ma è stato ucciso. Questo è l'esito delle nuove acquisizioni ottenute grazie alla rilettura dei documenti, agli approfondimenti forniti dalla scienza medico-legale e all'esame fotografico.