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Zeman, allenatore di pallone, figlio di Kundera, ma assimilabile anche a Platone, Dante, Leopardi, Pasolini, Bene e a tanti altri Grandi. "Il gol di Platone" è un romanzo-saggio, atipico, mix di generi, i cui l'autore rivisita, con ironia, il delirio di accostamenti che ha accompagnato il percorso del tecnico boemo, unicum del calcio. E riesce a mescolare in giuste dosi cronaca, filosofia, letteratura e psicologia. Il finale è surreale, da thrilling. Nella riscrittura di Zeman, l'autore ha una "spalla" che lo accompagna, il professor Fabio, docente di italiano, a digiuno di arte pedatoria, ma incuriosito dal personaggio, avendo vissuto casualmente l'arrivo dei carrarmati sovietici a Praga.