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La "Breve storia dell'architettura in Sicilia" di Enrico Calandra, pubblicata per la prima volta a Bari nel 1938 dall'editore Laterza, su sollecitazione di Benedetto Croce, e riedita nel 1997 a cura dell'allievo di Calandra Bruno Zevi, si presenta come una brillante sintesi, ancora oggi valida dal punto di vista storiografico, delle opere architettoniche realizzate nell'Isola dai Sicelioti ai Normanni, dagli Svevi agli Angioini e poi, nelle varie epoche attraverso i secoli, fino all'Ottocento. Ma l'opera non si limita ad una semplice enumerazione, catalogazione ed accurata esamina di tutti quei monumenti che nel corso dei secoli sono stati realizzati in Sicilia, ma prende in esame tutti coloro che ne sono stati interpreti, siano essi ingegneri e architetti, siano pittori e scultori o anche semplici decoratori, disegnatori e medaglisti.