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Siamo negli anni che immediatamente precedono la partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale, la Grande Guerra. La nostra nazione, legata alla Germania e all'Austria dal patto della Triplice Alleanza, un trattato che ha stipulato nel 1882, si è dichiarata neutrale. Del resto, la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia, il 28 luglio 1914, con fini offensivi e non difensivi, non obbliga l'Italia a entrare nel conflitto. La lunga novella "Berecche e la guerra" vede il protagonista vivere un vero e proprio tormento, la possibilità di scegliere tra due mondi diversi: quello ideologico, che vede al di sopra di tutto il modello tedesco e i vantaggi che potrebbero derivare all'Italia dalla sua lunga alleanza con gli imperi centrali, e quello reale fatto di affetti, di ansie, di turbamenti con cui il protagonista si trova necessariamente a fare i conti quando la sua stessa famiglia è sconvolta dallo scoppio della guerra.