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"La Carlina" parla di una certa Berta Porcari di Acireale, ancora famosa a Palermo nella seconda metà dell'Ottocento per la sua straordinaria longevità e la ricchezza, di cui non si conosceva l'origine. Si diceva che fosse una fattucchiera e un essere arcano, quasi infernale, e che "il suo oro si dileguasse in fumo o ritornasse agli abissi d'ond'era stato evocato". Dell'origine di questo mistero, nell'intento di "perscrutarlo" va alla ricerca la scrittrice siciliana Cecilia Stazzone, marchesa De Gregorio, che in questo romanzo ai toni cupi e tetri del romanzo gotico, sviluppatosi nei paesi anglosassoni già dalla metà del XVIII secolo, unisce la sensibilità romantica: «È del risultato delle mie indagini che mi accingo ad imprendere la narrazione; rannodandosi però a questa un nome di famiglia rispettabile, mi fo lecito apporre ai personaggi storici nomi ideali».