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Chi frequenta da qualche tempo la poesia di Gianni Pallaro, ritrova in questa raccolta i temi a lui cari: il fluire delle stagioni, il tempo dei ricordi d'infanzia, l'immergersi in una natura semplice, consueta, ma proprio per questo amata, rassicurante. La parte che rappresenta una novità nella poesia di questo autore, è quella che dà il titolo al libro. In essa Pallaro tenta la strada della mescidanza linguistica tra l'italiano e il proprio dialetto, con l'uso prevalente dell'italiano nel tempo presente e del dialetto nel tempo dei ricordi. Questa raccolta è un nuovo passo avanti nel lavoro di Gianni Pallaro, poeta sempre irruento nella sua ricerca, nella sua sperimentazione. La sua poesia è un bisogno irrefrenabile di dare sé stesso al suo lettore.