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Per me "fare" Bonsai significa anche approfondire in maniera ampia e profonda la storia, la natura, la cultura e la religione proprie del luogo dove quest'arte è nata, senza però mai dimenticare i valori e i principi della parte del mondo nella quale sono nato e vivo. Per questo lo sforzo che faccio è quello di cercare di conoscere e capire il più possibile del Paese in cui è nato il Bonsai, questo con i mezzi di cui dispongo oggi (intelligenza, coscienza e materialità), per poi cercare di trasformare e adattare questi arricchimenti, tipici della cultura Nipponica, alla cultura Occidentale in cui sono immerso. Mi piace pensare che il Bonsai è Bellezza, e che l'interagire con la bellezza debba per forza di cose portare uno stato di benessere fisico e spirituale; credo che se non si è in grado di comprendere quanto sia efficace per l'essere umano trattare ogni singolo giorno con la bellezza e il benessere fisico/spirituale allora è forse meglio che lasciamo perdere quest'Arte. Allo scopo voglio citare una frase detta da François Cheng, scrittore, poeta e filosofo, nel suo libro "cinque meditazioni sulla Bellezza", che è certamente adatta al nostro tempo: "in questi tempi di miseri".