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Don Guglielmo Alessio: un parroco di campagna, uomo mite e generoso, così viene descritto. Eppure la sua fine è crudele e brutale. Per meglio comprenderlo, la sua storia è stata inserita nel momento storico in cui è vissuto, dando ampio spazio anche a questo scenario di fondo. Don Guglielmo non era un personaggio famoso, non ha compiuto gesta eclatanti nel corso della sua esistenza terrena. Un uomo retto, autentico testimone della parola di Cristo in cui credeva con tutto il cuore. Persona malinconica, un uomo che si era accorto fin da giovane che il progresso ed il benessere materiale avrebbero portato inevitabilmente anche a cambiamenti morali che non avrebbero avvicinato l'Uomo a Dio ma, viceversa, l'avrebbero allontanato. Questo fenomeno di progressivo, generale allontanamento da Dio e dai suoi insegnamenti, don Guglielmo l'ha sempre percepito con dolore e profonda amarezza, fino a cadere in uno stato di sconforto che rasentava la depressione. Come pastore ha voluto essere guida del gregge, "lievito nella pasta", sale della terra ed evidentemente ha toccato e colpito profondamente chi ha deciso di farlo tacere per sempre. La sua morte, poi, rimane un mistero.