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In una società in cui malnutrizione, sedentarietà, tossine ambientali, abbondante presenza di sostanze chimiche dannose nei prodotti di consumo abituale e inquinamento elettromagnetico (solo per citare alcuni problemi) costituiscono un cocktail esplosivo per il nostro corpo, le drastiche diete 'fai da te' sono spesso squilibrate e focalizzate solo sull'apporto calorico. Si tratta di regimi alimentari che, oltre a generare sensi di colpa, di fallimento e di profonda frustrazione, possono comportare seri rischi per la salute, perché non considerano né la fisiologia del corpo, né ciò che può essere realmente assimilato e utilizzato a livello cellulare e nemmeno tutto l'aspetto emotivo che ruota intorno al cibo. Da dove incominciare per provare a districarsi in mezzo a tanta confusione? Un buon punto di partenza è l'osservazione della fisiologia del corpo umano. Come funziona? Qual è il carburante ideale per avere il massimo rendimento con il minimo scarto? Dove finiscono le sostanze che l'organismo non ha la capacità di metabolizzare? Il percorso verso un'alimentazione naturale e consapevole inizia proprio dal trovare risposta a queste domande, perché la salute comincia a tavola: "lascia che il cibo sia la tua medicina - sosteneva già Ippocrate - e la medicina sia il tuo cibo".