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Hanno pescato di notte e di giorno, varato le barche, tirato le reti, salpato le nasse e trascinato le imbarcazioni a secco. Gestualità maschili, atti usuali fra gli uomini di mare, qui tuttavia si tratta di donne. Sono le pescatrici e le donne di mare della Sicilia, di un luogo particolare dell'Isola: l'arcipelago delle Eolie. Forti, coraggiose, audaci, le donne eoliane, sino alla prima metà del Novecento, hanno sfidato quotidianamente il mare per mantenere se stesse e le loro famiglie. Sembrerebbe l'invenzione, magari affascinante, di una studiosa, è invece la realtà di un territorio che ha coinvolto i destini di molte generazioni di donne. Pressoché dimenticate dalla storia insulare, le donne di mare ritornano oggi a reclamare il loro diritto alla memoria. E lo fanno attraverso questo libro che raccoglie le loro voci, le loro storie. D'altronde, qual è il senso simbolico di un molo, di una caletta, di un porticciolo se svanisce per sempre l'immagine delle donne con le schiene curve e le mani strette sui remi che si allontanano nel mare eoliano? Donne che hanno imparato a dare il nome ai venti e a leggere le ore nelle stelle...