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"Il mio nome è Pyrangelo, angelo del fuoco". Così si presenta Luigi Pirandello in occasione di un'intervista allo scrittore greco Kòstas Uranis. Il Siciliano rivela le origini elleniche del proprio cognome e si lascia riconoscere come messaggero angelico, innato portavoce del Caos della sua madre terra siciliana ed annunciatore di antichi miti prometeici. Con le chiavi di lettura offerte dall'affinità delle due civiltà, questo libro indaga le opere pirandelliane nella primaria contraddizione tra tempo interiore e tempo della storia insieme alla calda intuizione del kairós. Constatazioni umoristiche, reazioni febbrili, una vita condensata in istanti, un futuro cementato nel presente, tutto rompe per sempre il continuum temporale del discorso narratio, e non solo.