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«Diversi sono i motivi di interesse di questo libro di Costantino Massaro [...]. Intanto, l'originalità del taglio. Del classico saggio ha la serietà della documentazione, per quanto dissimulata nell'ariosità della pagina; ma non certo l'impersonalità della trattazione [...], soprattutto con le prese di distanza, vivaci e talvolta risentite, su diversi aspetti della vita contemporanea [...]. Gli autori passati in rassegna nel libro [...] rappresentano in parte tappe obbligate in un percorso letterario italiano otto-novecentesco, in parte no: da un lato Manzoni, Verga, Carducci, Pascoli, Gadda. Dall'altro Serao, straordinaria occasione per offrire un quadro della gastronomia partenopea [...]; Marinetti, con la valorizzazione della "cucina futurista" [...], e Artusi, del quale si rivendica giustamente [...] l'importanza, pari a quella prima di Manzoni, poi di De Amicis e Collodi, nel diffondere nelle famiglie borghesi dell'Italia unita un concreto modello di italianità linguistica, in questo caso da spendere in un'attività quotidiana come l'allestimento dei pasti.» ( Dalla Prefazione di Luca Serianni)