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Il cielo, oscuratosi durante il racconto dell'amico maggiordomo, al centro si era squarciato lasciando ora intravvedere un po' di azzurro. Qualche raggio di sole riusciva persino a oltrepassare il grigio minaccioso, regalando la sensazione di un nuovo risveglio a Sir TJ, che si stiracchiò fra le lenzuola della cuccetta in sottocoperta, dov'era andato a riposare qualche ora prima. Non era del tutto desto, poteva ancora decidere se alzarsi o rimanere sdraiato e continuare il pisolino. Non ci pensò molto: si girò dall'altra parte e richiuse gli occhi. Per stare più comodo si era spogliato completamente e la frescura, quella che filtrava da sotto la porticciola sospinta dalle raffiche di un vento tempestoso, lo aveva convinto a non scoprirsi. Non era ancora il momento giusto, lo percepiva a pelle. Don Cesar sentì l'amico rigirarsi nel letto, quindi si mosse molto lentamente e silenziosamente quando scese per riporre al suo posto il vecchio diario di bordo, dopo aver avviato a basso regime i motori di Lucy; prua verso Stresa.