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Ci risiamo. Eccomi di nuovo qui, costretto mio malgrado ad impugnare la penna (si fa per dire), in ciò sospinto dagli eventi. Ho appena assistito ad una scena davvero illuminante, uno spettacolo che mi ha fatto chiaramente capire che la mia opera di divulgazione non è ancora terminata. Devo andare avanti, la mia Missione (con la M maiuscola, s'intende) me lo impone. Credevo, con il primo "Manuale di sopravvivenza del neo-genitore o aspirante tale", di aver dato fondo a tutta la mia ispirazione, di aver scritto tutto quel che c'era da scrivere. Come mi sbagliavo. La scena cui ho appena assistito, invece, mi ha fatto realizzare che devo andare avanti, che molto altro ci sarà da dire. Tra l'altro, molte persone, dopo aver letto il primo volume di questa che, ormai, posso azzardare, diventerà una saga, mi hanno chiesto se era nelle mie intenzioni (e in quelle di mia moglie) fare un secondo figlio. A tutti ho risposto che, per il momento, preferisco fare un secondo libro, poi si vedrà.
