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Giovanni Pianori detto il Brisighellino partecipò alla Prima Guerra d'Indipendenza e alla Repubblica Romana, che furono per lui causa di persecuzione e morte. Egli non esitò a mettersi a disposizione di Mazzini per partecipare a un piano insurrezionale europeo la cui scintilla doveva essere la sua azione contro Napoleone III. Pianori compì il suo gesto il pomeriggio del 28 aprile 1855: un paio di colpi di pistola - andati a vuoto - mentre Napoleone III, a cavallo, percorreva i Campi Elisi, a Parigi. Sottoposto a un processo sommario che non fa onore alla Magistratura Francese; la Corte condannò l'imputato alla pena dei parricidi: la morte mediante ghigliottina. Documenti inoppugnabili rivelano una verità terribile a tutt'oggi sconosciuta: la Corte di Assise della capitale francese incorse in un errore giudiziario clamoroso; fidandosi della Segreteria di Stato del Vaticano, essa produsse prove che riguardavano una persona diversa rispetto a quella che stava processando.