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Alla sua pubblicazione in Perù nel 1965, "Niente miracoli a ottobre" fu al centro di un animato dibattito culturale: una parte della critica lo considerò osceno e offensivo, mentre fu elogiato da autori del calibro di Arguedas e Vargas Llosa. Nel giorno della processione del Signore dei Miracoli, vediamo sfilare tutta Lima: da Don Manuel, ricchissimo e potente banchiere, al suo giovane amante Tito; da Don Lucho, impiegato in cerca di una casa per la famiglia sotto sfratto, a Bety, che aspetta invano un anello di fidanzamento. Una miriade di personaggi danno vita a un ritratto espressionista della metropoli, con lo splendore dei suoi quartieri eleganti e la miseria delle sue periferie: il racconto sociale di Lima e del suo popolo dolente e orgoglioso. Prefazione di Mariana Enriquez.