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Scaturita dal concorso "Riscontri letterari", la raccolta "L'altro fantasy" - nonostante l'attuale dilagare del genere fantasy in letteratura, illustrazione, cinema, televisione, videogiochi - è molto lontana dai luoghi comuni fatti di fate, maghi, elfi, orchi, draghi e quant'altro. Infatti, il tono generale dei racconti presenti nell'antologia rimane quasi sempre quello tra l'onirico e il surrealeConsciamente o inconsciamente sembra aver influito colui che in Italia è stato il maestro del soprannaturale, Dino Buzzati. La piccola, strana magia nascosta dietro l'angolo di casa, spesso con un velo malinconico, anche se non mancano elementi umoristici e di satira sociale. In contrapposizione a un'estetica fantasy (e fantascientifica) sempre più imbottita di effetti speciali perfetti e roboanti, qui domina il silenzio. Un silenzio tra il poetico e l'inquietante, tutto da leggere tra le righe.