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A un bilancio storico finale c'è poco o nulla da portare come contributo alla storia nazionale. Forse c'è da fare un altro bilancio, di conquiste non volute, di risultati ottenuti implicitamente e inconsciamente, e che forse, non a caso, non può essere fatto dai protagonisti di allora. Questa è la sorpresa: di nove anni di lotta, resta poco di politico ma molto di civile, e questo compito è stato assolto in maniera adeguata da Lotta Continua, anzi costituisce il patrimonio più prezioso della sua attività. È la giusta fine delle magniloquenti utopie concedere la felicità domestica, un risultato da non respingere per intrattabile broncio politico e metafisico... di cose quotidiane, di dettagli che sono quasi tutto, il bagno più bello del mondo, un letto fatto con le proprie mani in Angola, un foglietto gualcito nella custodia di una chitarra, una prua capovolta alla deriva nell'Adriatico. La storia recente d'Italia avrebbe bisogno di ricostruzioni sugli oggetti e sulle emozioni vissute, persino sui caratteri delle singole persone che lottarono allora nel bene e nel male: aiuterebbero a capire con maggiore verità e profondità i fatti che furono politici, non solo politici... Prefazione di Marino Sinibaldi.