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"Ed ecco che Francesca Del Moro torna con 'Gabbiani ipotetici', un titolo che riprende il testo di 'Qualcuno era comunista' di Giorgio Gaber. Per Gaber, il gabbiano è quell'anelito che l'uomo porta dentro di sé, il sogno di qualcosa verso cui tendere mentre si va avanti nella vita quotidiana, spesso ripetitiva, opprimente, a volte umiliante e spersonalizzante. E questo anticipa la vera novità di questa raccolta, più introspettiva e pregna di un esistenzialismo che parte dal personale per arrivare all'universale. In modo sorprendente, Francesca prende con decisione il faro e lo punta verso se stessa. Una luce tanto potente da trapassarla e da mostrare la composizione interna del suo corpo: carne, sangue, ossa, organi. E anima. Esposti con la consueta sincerità, pungente e spietata. Lei non si è mai curata di scrivere per appagare i perbenisti, di mostrarsi politicamente corretta." (Dalla prefazione di Adriana M. Soldini)