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Questo studio di Attilio Mazza è dedicato ad una donna di umili origini, ma di grande sensibilità, che fu costantemente vicina al Vate da Arcachon a Gardone come discreta custode della sua intimità: Aélis, così d'Annunzio la chiamava, meritò di vivere accanto a lui, assistendolo con amorosa dedizione. Dalla ricostruzione biografica di Mazza, basata su documentazione inedita e attente ricerche, la figura della donna fedele emerge come illuminata di riflesso dalla vivida luce che anche negli anni della piena maturità e del declino senile Gabriele d'Annunzio seppe esprimere grazie alla sua tempra di autentico "artifex" delle lettere. Dunque, ancora un utile contributo alla conoscenza piena della vita e dell'opera di uno scrittore che ha improntato di sé la modernità.