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Il paesaggio naturale, che mai è interamente paesaggio esterno, solidifica nella parola poetica il paesaggio interiore colmo di immagini che si muovono, creano e ricreano la realtà accogliendo l'intervento di Mnemosine per rammemorare attraverso metafore e simboli - vento, neve, alberi, acque, porti, rade, bambini, icone - l'appartenenza alla tradizione che non è data una volta per tutte, ma richiama a suo argine i valori della difesa, della dignità, della libertà che, se appare soccombere sotto le sferzate di un vento che cambia secondo l'incombere di qualcosa che sottrae, distrugge, rovina, ritorna in luce per ragione d'amore. Nel libro delle "Elegie" il poeta rumeno Valeriu Armeanu conia la parola che nomina e la porge al lettore intera nella sua forza, nel senso primigenio, salvifico.