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Oggi tutto viene mercificato, in primo luogo sentimenti e persone: privato e pubblico si confondono, e gli ultimi baluardi di pudore e discrezione sembrano crollare sotto i colpi di una gara al successo sempre più accanita. In questo mondo avido di sofferenza, l'unica soluzione è tirare le redini e ribaltare la realtà che ci viene imposta. È così che la pensa Ida, alias Dora, aspirante artista di Seattle. Dora sviene quando è sessualmente eccitata, riesce a far sparire la voce a comando e soprattutto è pervasa da un disperato, dirompente bisogno d'amore. Una madre zombie, imbottita di pillole e alcol, e un padre fedifrago la spediscono dal dottor Sig.Con lo psicoterapeuta ha inizio una strenua lotta dai risvolti comici e dalle imbarazzanti allusioni erotiche, in cui Dora cerca di difendersi e Sig di vincere le sue resistenze. Alla ragazza non resta che aggrapparsi alle proprie passioni: l'arte, il cinema indipendente, ma soprattutto i pochi eccentrici e fidati amici, tra cui Marlene, saggio transessuale ruandese, e Obsidian, buia come la notte e tagliente come la scheggia che porta al collo. Dora può contare solo su di loro: gli adulti che affermano di volerla aiutare mirano solo a usarla come pedina in un'oscura trama di soldi, successo e potere. Lidia Yuknavitch traspone il celebre caso clinico di Dora - considerato irrisolto dallo stesso Freud - nell'odierno contesto dei reality show e della loro ultima, estrema versione... Prefazione di Chuck Palahniuk.