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Il resoconto dei viaggi intrapresi dal conte de Salis Marshlins sul volgere del XVIII secolo nel Regno di Napoli, dalla sua pittoresca capitale alla Puglia, fino alle selvagge montagne d'Abruzzo, costituiscono ancora oggi una delle più vivide e sanguigne raffigurazioni del paesaggio di molte province meridionali dell'epoca, grazie all'attenzione che il viaggiatore svizzero pose non soltanto alle vestigia del passato e alle meraviglie naturalistiche, ma anche, e soprattutto, alla vita sociale e al livello di sviluppo delle attività agricole, pastorali ed economiche dei suoi abitanti.