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È il 28 ottobre del 1885 quando Honorato de Oliveira Carcomo, da poco rientrato nella nativa Damão, capitale dell'India portoghese, prende in moglie la giovane Maria Grácia Flores. In quegli anni, dopo quattro secoli di dominio, le colonie portoghesi d'oltremare si avviano verso un lento declino. Il Novecento è alle porte e, con esso, un futuro turbolento e imprevedibile. Su questo sfondo si muovono i personaggi de "La casa-convoglio": quattro generazioni della famiglia Carcomo alle prese con l'imprevedibilità del destino, donne e uomini finemente ritratti tanto nell'impeto delle proprie passioni quanto nel confronto inevitabile tra appartenenza e fatalità. Un racconto in perfetto equilibrio tra gli elementi storici e le avventure personali e collettive dei protagonisti. Emblematica è l'immagine stessa data dal titolo: una casa sempre in movimento. Da Damão a Silvassa fino a quella Lisbona per tanto tempo solo immaginata. In un mondo nuovo, in cui "bisogna imparare a vivere senza radici. Le radici sono state sostituite dagli orizzonti".