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"Per le tecnoimmagini il mondo non è lo scopo, ma la materia prima. Esse non mediano tra l'uomo e il mondo - come facevano tutti i codici precedenti bensì utilizzano il mondo, affinché esso medi tra loro e gli uomini." (Vilém Flusser) L'avvento delle tecnologie di comunicazione contemporanee ha favorito la riscoperta di uno tra i più visionari pensatori del Novecento, Vilém Flusser (1920-1991). Acclamato come "profeta" dei nuovi media, Flusser deve il suo successo alla capacità di prefigurare l'avvento di una società telematica, dunque di nuove forme di immaginazione e di interrelazione e, insieme, di nuovi paradigmi compositivi. La teoria delle "immagini tecniche", elaborata da Flusser nella metà degli anni Ottanta e ancora poco conosciuta in Italia, viene qui proposta in un'accessibile e approfondita introduzione. La prospettiva mediologica di uno dei pensatori chiave del secolo scorso è letta in controluce rispetto all'attuale sviluppo tecnologico e agli specifici rapporti di feedback che legano le tecnologie contemporanee alle persone che le utilizzano.