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Le istituzioni della famiglia e del matrimonio occupano una posizione di rilievo per i più importanti pensatori della tradizione sociologica: realtà articolate, in continua trasformazione, in cui l'integrazione, il coordinamento, la collaborazione, gli affetti si combinano con relazioni caratterizzate da disuguaglianze, tensioni e conflitti. Questa complessità è stata analizzata attraverso diversi approcci teorici; tra questi sguardi differenti, quello aderente alla teoria conflittuale si concentra soprattutto sulle basi economiche e politiche su cui poggiano la famiglia e il matrimonio, sulla dotazione impari di risorse materiali, potere e prestigio al loro interno, sui meccanismi di subordinazione e consenso. Fenomeni attraverso cui l'istituzione familiare e matrimoniale ha dialogato e si è connessa con la più ampia struttura sociale. I contributi che Marx, Engels, Veblen, Weber e Collins hanno fornito a tale approccio conflittuale, stimolano una riflessione su famiglia e matrimonio focalizzata sull'indagine della stratificazione, della distribuzione delle opportunità, della divisione del lavoro, della proprietà, degli interessi divergenti, delle appartenenze, del potere, dei meccanismi di dominio o deferenza, con l'intero portato di relazioni, negoziazioni e conflitti conseguenti.