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Dall'analisi della storia musulmana e dei suoi rapporti con l'Occidente negli ultimi due secoli, Davide Tacchini descrive come, a seguito della traumatica campagna di Napoleone in Egitto, si siano sviluppati quei movimenti di risveglio, riformismo e radicalismo che hanno portato l'Islam alla presa di coscienza della propria arretratezza e al rifiuto del colonialismo occidentale. Figura emblematica della fase del radicalismo è l'intellettuale egiziano Sayyid Qutb. Giovane funzionario inviato in America nel 1948 per studiare la pedagogia moderna, Qutb rimane sconvolto dall'impatto con la società statunitense e raccoglie in un diario le sue riflessioni sui comportamenti e sulle concezioni degli americani riguardo a famiglia, sessualità, pratiche religiose. Nasce così "L'America che ho visto", lo scritto sul quale il mondo islamico ha costruito il proprio immaginario dell'Occidente, e che segna la svolta radicale di Qutb. Rientrato in Egitto, egli ipotizza il ritorno al "puro" Islam delle origini, sia come via per risolvere i problemi del mondo musulmano sia come salvezza dalla barbarie per l'umanità, e diviene il punto di riferimento dei fratelli musulmani.