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"Andrada non ha bisogno di nient'altro che un amico, e ce l'ha: è il bosco, dove, come una pianta qualsiasi, assimila in silenzio sole e tempo e morte. Un giorno lo tirano su, ormai definitivamente solo. Sul suo sonno erano calati albe e tramonti, dove giaceva il suo corpo l'erba appariva come sbiadita, e nell'ampio pascolo luccicava una farfalla gialla, tatuata nel verde accesso delle gramigne. Questo lasciava Andrada nella vita, andandosene via con la morte. Nient'altro che un'impronta, non più estesa del volo di una farfalla nello spazio infinito... " J. J. Morosoli - La solitudine e la creazione letteraria (1953). Figlio di un muratore di Cagiallo, Svizzera, Juan José Morosoli è uno dei narratori più amati dell'Uruguay. Nacque a Minas, una città a 120 chilometri da Montevideo, nel 1899, dedicando a questa località, ai suoi "paesaggi umani" e naturali, l'intera sua opera. Esordì nel 1925 con Balbuceos, una raccolta di poesie, ma fu con i racconti che Morosoli conquistò il cuore dei lettori sudamericani. Morì nel 1957 lasciando due opere fondamentali, che saranno pubblicate postume: Tierra y tiempo (1959) e El viaje hacia el mar (1962).