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"Mia nonna crede che una donna con le mestruazioni non debba avvicinarsi alle sue piante perché queste morirebbero di sicuro. E lei ci tiene oltremodo alle sue piante. Da dove venga un approccio tanto ostile nei confronti della fisiologia femminile lo si intuisce facilmente. Nulla è più impuro della donna nel suo mestruo: essa rende impuro tutto ciò che tocca dice san Girolamo. La donna di chiesa è consapevole di essere - per sua natura - immonda; comprende perfettamente l'origine maligna di alcune manifestazioni del suo corpo; con un balzo di pudore nega se stessa in pensieri, opere e omissioni -soprattutto omissioni. E noi cristiani occidentali, inchiodati alle nostre radici di cui è bene ricordare che le tanto amate radici sono nelle Scritture, e quello che è scritto non si cambia. È bene sapere che nella Chiesa nulla è cambiato e nulla cambierà, a livello ufficiale. Il dogma è lineare: sei dentro oppure sei eretico. La donna è mobile, leggi 'figlia di Satana'. La colpa di una scelleratezza simile è senz'altro di Dio che ha voluto - all'atto della creazione - differenziare la seconda creatura dall'essere a sua immagine e somiglianza..."