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Un tema difficile quello dell'aborto, un tema che coinvolge le coscienze delle persone. Una scelta, checché ne dicano gli oppositori, che coinvolge e sconvolge profondamente ogni singola donna "costretta" a questa scelta. Sì, costretta: per motivi economici, di salute di lei o del bambino, per una violenza subita oppure non è pronta in quel momento a essere genitore, a dare tutto quello di cui un figlio ha bisogno... Un percorso così difficile, tormentato e doloroso che la donna necessita e ha diritto solamente a essere aiutata, accudita, sostenuta, consolata e curata. Le convinzioni personali devono restare fuori per quello che sono, personali appunto. Come dice il ginecologo e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica Carlo Flamigni, in un'intervista "non si può costringere un medico a praticare aborti (se il suo credo non lo permette), ma costringerlo a cambiare mestiere sì, nessuno troverebbe normale che ci fosse un Testimone di Geova a fare trasfusioni..."