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"Merluz Vogn" è la cronaca, sognata e reale, di un'estate randagia alle soglie dell'adolescenza, in un Ticino presente e irrimediabilmente perduto nella "corrente del tempo". Una realtà in cui il paese si fa "mondo" e dove il confine sfuma nell'epopea da fumetto. Figure surreali e leggende da osteria fanno da cornice alle avventure di un paio di amici, immaginate per "sbaragliare" le giornate estive e lenire l'ingombrante assenza di una madre. Con "Merluz Vogn" Giorgio Genetelli rivisita luoghi e atmosfere della sua opera prima ("Il becaària"), e ci offre un romanzo post-dialettale da cui la nostalgia è volutamente bandita.