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"La Rossini è una visionaria, mi piace per questo. Per quei momenti in cui entra dentro e dietro il morire del passero contro i vetri, nel segreto delle insegne feriali dei negozi, nel segreto dei fiori, e a trovare allora versi bellissimi e struggenti... Il tempo recente ci ha dato buone poetesse d'amore, alcune terribili altre dolcissime. Dalla Sexton a Adelia Prado, dalla Dickinson alla Hirst. Per questo la Rossini si muove in un campo difficile, e lo fa con la sacra sventatezza di chi non scrive per fare letteratura, ma per una urgenza interiore assoluta. Come sono assolute le forme prese dagli alberi, dalle cascate, dalle correnti." (Davide Rondoni)