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Pragmatica, informale, realistica. Così possiamo definire, in estrema sintesi, la prassi politica della Repubblica di Genova, sia nella gestione degli affari interni (turbati da numerose congiure), sia nei confronti della minaccia esterna, costituita dal Piemonte sabaudo e dalla Francia di Richelieu e Mazzarino. Genova "città di cospiratori"; repubblica "sui generis", in cui vige una censura finalizzata alla più rigida custodia degli "arcana imperii"; stato asservito al protettorato spagnolo; terra di finanzieri potentissimi e di curiali spesso non allineati ai governi repubblicani... Tutti questi elementi compongono un quadro variegato e in continuo movimento, che il volume di Diego Pizzorno - prezioso strumento di orientamento nella complessa storia politica, diplomatica e istituzionale della Repubblica di Genova - rende oggi più nitido, affrontando questioni storiografiche sempre attuali secondo nuove prospettive di ricerca.